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Il Principio di esclusione di Pauli



           Il principio di esclusione di Pauli spiega come mai, nonostante gli atomi siano costituiti
           prevalentemente da spazio vuoto, la materia sia impermeabile, cioè non riusciamo ad

           oltrepassarla.

           Esso afferma che due particelle dello stesso tipo in un atomo non possono avere tutti i
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           numeri quantici  uguali o meglio non possono assumere contemporaneamente lo
           stesso insieme di numeri quantici, cioè gli atomi sono soggetti a determinate regole,

           che impediscono loro di avere la stessa funzione d’onda (o proprietà quantistiche).

           Wolfgang Pauli (1900 – 1958) ideò questo principio per
           spiegare il comportamento degli elettroni all’interno de-

           gli atomi.

           Infatti, come è noto, gli elettroni occupano solo alcuni
           stati  energetici  intorno  al  nucleo,  distribuendosi  fra  di

           essi e non raccogliendosi mai tutti insieme in quello di
           energia minore.

           Gli elettroni popolano gli spazi in base a una serie di re-

           gole che Pauli riuscì a ricavare.

           La meccanica quantistica, proprio come la fisica di New-
           ton, che è espressa in termini di forza, momento ed ener-
           gia, possiede un proprio insieme di parametri, come ad esempio, lo “spin quantistico”,

           che è l’analogo del momento angolare, ma è quantizzato e può assumere solo deter-
           minati valori.

           Per  descrivere  una  particella  attraverso  l’equazione  di  Schrödinger,  sono  necessari

           quattro numeri quantici: tre coordinate spaziali più lo spin.

           Le regole di Pauli affermano che due elettroni di un atomo non possono avere tutti e
           quattro i numeri quantici uguali, cioè che due elettroni non possono trovarsi nello

           stesso posto e possedere le stesse proprietà nello stesso momento.

           Quindi, all’aumentare del numero di elettroni presenti in un atomo, come accade per
           gli atomi più pesanti, gli elettroni riempiono gli spazi a loro destinati andando gradual-
           mente a occupare gli stati energetici (o gusci) sempre più esterni.




           265  Il numero quantico principale (n) può assumere tutti i valori interi positivi compresi tra 1 e infinito. Essi si ottengono
           risolvendo l’equazione di Schrödinger. Il numero quantico principale è un indice delle dimensioni e dell’energia dell’orbi-
           tale. Un orbitale con un valore di n piccolo ha dimensioni più ridotte ed energia più bassa rispetto a un orbitale che ha un
           valore di n maggiore. Il numero quantico angolare o secondario (l) può assumere tutti i valori interi compresi tra 0 e (n –
           1). Il numero quantico angolare indica la forma dell’orbitale.
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