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Il Modello Quantistico dell’Atomo



           Werner Heisenberg ed Erwin Schrödinger, nel 1925 affermarono che l’elettrone non
           dovesse essere considerato come una particella, ma bensì come un’onda materiale.


           La meccanica ondulatoria non interpreta più l’elettrone come una particella che orbita
           intorno ad un nucleo. Per questo non esistono più numeri quantici legati alla sua orbita,
           perché l’elettrone non è più localizzato in un punto preciso dello spazio, ma diventa
           una nube di probabilità con valori massimi in determinate zone vicine al nucleo (orbite

           di Bohr).

           Tutto questo, però non è verificabile, a causa del principio di indeterminazione, ma il
           suo  comportamento  è  descritto  dalla  funzione  d’onda  Ψ  (psi)  dell’equazione  di

           Schrödinger. Ogni suo possibile stato è caratterizzato da quattro parametri, corrispon-
           denti ai quattro numeri quantici n, l, m, s del modello di Bohr-Sommerfeld.










































           Nota: Il modello di Bohr-Sommerfeld, per chi non lo ricordasse, prevede per ogni livello
           energetico (indicato dal numero quantico principale “n”) orbite ellittiche, le cui eccen-

           tricità sono individuate da: dal numero quantico secondario “l” (numero quantico or-
           bitale) legato al momento angolare dell’elettrone; dal numero quantico “m” (numero
           quantico magnetico), che può assumere valori compresi tra “-l” ed “l”; e dal numero
           quantico “s” (numero quantico di spin), legato al moto di rotazione dell’elettrone at-

           torno al proprio asse.

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