Page 776 - Capire la Fisica
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e venti volte più dell’altro. Il tau decade a volte in un muone e in più particelle invisibili,
altre volte in un elettrone e in più particelle invisibili.
I fisici pensarono allora che elettrone, muone e tau fossero oggetti simili, membri della
stessa famiglia, e ad ognuno vi fosse associato un neutrino invisibile.
Nel 1977 con la scoperta di altre due quark, il “botton” ed il “beauty”, i quark noti di-
ventarono 5.
Il 1979, con la scoperta del gluone, è l’anno che vide la conferma sperimentale del Qcd.
Mancano le tracce dei bosoni mediatori dell’interazione debole, ma
la loro scoperta non è lontana. I bosoni W e Z vennero poi avvistati
nel 1983 al Cern di Ginevra, in Svizzera, capitanati dall’italiano Carlo
Rubbia (1934 -) e dall’olandese Simon van der Meer (1925 – 2011).
Quindi a metà anni 80 il Modello Standard, era quasi completo. Si
conoscevano già le particelle che mediano le interazioni elettrode-
bole e forte assieme a tre leptoni, due neutrini e cinque quark. Si è,
però, ancora alla ricerca del terzo neutrino, infatti secondo tale teo-
Carlo Rubbia
ria, dovrebbero essere tre, uno per leptone, e mancherebbe all’ap-
pello quello del leptone tau; assieme ad un altro quark, da associare al quark bottom,
ovvero il quark top che venne identificato solo nel 1995.
Il 2000 si aprì, invece, con la scoperta del neutrino mancante, il neutrino del tau. Ora il
quadro era finalmente completo, peccato però che non fosse ancora la soluzione defi-
nitiva.
Quest’insieme di equazioni, sebbene descriva con precisione la quasi totalità dei feno-
meni osservati, e ha predetto con accuratezza fenomeni nuovi, verificati, non riesce a
spiegare i perché di questo modello. Si capisce che è ancora incompleto.
Tanto per cominciare, tutte le particelle trovate hanno una massa, mentre le particelle
del Modello Standard sono con massa nulla. Se si prova a dare loro una massa attra-
verso una qualsiasi proprietà, la teoria non è più buona.
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