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Si può creare un “Content Provider” estendendo la classe: android.content.Conten-
tProvider.
Pubblicare apk
Le applicazioni Android sono distribuite sotto forma di file “APK”. All’interno di questi file
vengono raccolti gli eseguibili in formato “DEX”, le eventuali risorse associate e una serie
di descrittori che delineano il contenuto del pacchetto.
Nel “manifesto”, vengono dichiarate le attività, i servizi, i provider e i receiver compresi
nel pacchetto, in modo che il sistema possa agganciarli e azionarli correttamente. Al suo
interno si dichiuarano i componenti del nostro software.
Alcuni di questi dati sono inseriti automaticamente da Eclipse.
Una volta finito il programma, questo deve essere esportato in un file “APK”, ma prima di
poterlo distribuire, dovremo apporre su di esso una firma digitale.
Eclipse prevede una funzione apposita, anche per questo: “Android Tools » Export Signed
Application Package”.
La nostra firma digitale sarà prelevata da una “keystore”.
Nota: La “keystore”, raccoglierà tutte le nostre firme digitali, per crearne una nuova, sele-
zionate l’opzione “Createnew keystore”.
Quando creiamo una nuova firma digitale, dobbiamo inserire il nome della chiave “alias”,
la password per l’utilizzo della chiave, una validità in anni (di solito si usa il valore 25) e i
dati del firmatario.
Le risorse esterne
Il primo tipo di risorse che dovremo imparare a manipolare saranno i valori. Si tratta di
coppie chiave valore dichiarate all’interno dei file XML situato in “res/values”.
Ci sono numerosi tipi di dati supportati. Vediamo l’elenco completo:
“Stringhe”, con il tag <string>.
“Colori”, con il tag <color> e con valori espressi in forma esadecimale secondo i modelli
#RRGGBB o #AARRGGBB (AA sta per il canale alpha, che regola la trasparenza del colore).
“Misure e dimensioni”, con il tag <dimen> e con valori numerici decimali accompagnati
da un’unità di misura che può essere px (pixel), in (pollici), mm (millimetri), pt (punti a
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