Page 221 - La Fisica nella Storia
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Nel  frattempo  Enrico  Fermi  aveva  individuato  l’esistenza  di  altre  2  forze,  la  forza  debole,
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       introdotta per spiegare un tipo particolare di radioattività  noto come “decadimento beta ”,
       che agisce solo a distanze molto brevi, e la forza forte, che incolla insieme protoni e neutroni
       per dare vita ai nuclei, e che inoltre lega le particelle più elementari, i quark, che costituiscono

       la grande maggioranza delle particelle non elementari, come i protoni, i neutroni etc. Benché
       anch’essa abbia un raggio d’azione limitato, è comunque molto più potente dell’interazione
       debole.  Man  mano  che  si  studiavano  queste  nuove  forze,  venivano  fuori  delle  similarità
       matematiche con la forza elettromagnetica, auspicando la possibilità della possibile esistenza di

       un’unica forza unificata che si manifesta come una delle tre diverse interazioni a seconda della
       situazione.

       Verso la fine degli anni 60, Steven Weinberg, Sheldon Glashow e Abdus Salam avevano indicato

       un modo di riunire la forza elettromagnetica con quella debole, dando vita ad un’unica forza, la
       forza elettrodebole.

       Negli anni 70 grazie alla rinormalizzazione, si è visto che si poteva aggiungere all’unificazione,

       anche la forza forte. La combinazione della teoria forte e di quella elettrodebole divenne nota
       come “modello standard delle particelle elementari”, che sembra descrivere bene tutto quello
       che vediamo, a parte la forza gravitazionale.

       La gravità resiste ai meccanismi di rinormalizzazione alla base del Modello Standard, in quanto

       le interazioni gravitazionali crescono rapidamente al crescere dell’energia, tanto da divenire, a
       energie molto alte, addirittura dell’ordine dell’energia di Planck.

       Questo meccanismo, che è alla base del conflitto fra la Relatività Einsteiniana e la Meccanica

       Quantistica, viene risolto, sostituendo alle particelle, degli oggetti estesi come le “stringhe”.

       Approfondimento:  La  Teoria  delle  Stringhe  descrive  anche  le  interazioni  gravitazionali.
       Lavorando a basse energie si ritrova la teoria di Einstein, mentre ad altissime energie viene

       risolto il conflitto esistente fra la teoria della Relatività generale e la Meccanica Quantistica.

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       Questo “modello standard ” è stato completato intorno agli anni Settanta e vi appartengono
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       una  quindicina  di  campi  le  cui  eccitazioni  sono  le  particelle   elementari  (elettroni,  quark,
       muoni,  neutrini,  la  particella  di  Higgs  e  poco  altro),  più  alcuni  campi,  come  il  campo



       123  La radioattività è un processo quantistico (e quindi probabilistico) in seguito al quale il nucleo di un atomo instabile si trasforma,
       grazie all’emissione di alcune particelle, in un nucleo più stabile. Il processo radioattivo continua finché gli elementi via via prodotti,
       che possono essere a loro volta radioattivi, non raggiungono una condizione di stabilità attraverso la catena di decadimento.
       La durata del decadimento è caratterizzata dal cosiddetto “tempo di dimezzamento”, che può essere molto breve oppure lunghissimo.
       Il tempo di dimezzamento definisce la durata necessaria a metà dei nuclei a decadere.
       124  Il decadimento beta è un processo nel quale un neutrone si trasforma in un protone emettendo un elettrone.
       125  Il modello standard è espresso in equazioni che governano i vari campi, anche se per ora non può essere dedotto da considerazioni
       esclusivamente matematiche.
       126  Una particella del Modello  standard è dovuta alla vibrazione di una stringa e le caratteristiche di vibrazione determinano le
       caratteristiche della particella.
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